Calle Santa Fe

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Calle Santa Fe

20/01/2008

In due parole, si parla più che altro del MIR, il partito di lotta rivoluzionari popolare che da metà degli anni ’60 porta avanti in Cile le rivendicazioni degli operai e dei contadini, e che per tutto il periodo successivo al golpe ed alla dittatura, si contrappone a Pinochet e ai suoi militari. Carmen Castillo è la compagna di Miguel Enriquez, il leader del MIR assassinato in via Santa Fe nell’ottobre del ’73. i soldati li stanano nella loro clandestinità e Carmen è viva solo grazie all’arrivo tempestivo di un’ambulanza chiamata da un vicino. E perché era incinta. Una volta venuta alla luce la notizia, infatti, l’opinione pubblica internazionale pretende e si adopera per il suo rilascio, e Pinochet non può quindi trattenerla e la esilia a Parigi.

Qui comincia una nuova vita per Carmen che decide di non tornare in Cile e di continuare la sua lotta e la sua denuncia in Europa. Questo non tanto per codardia, quanto per non riuscire più a riconoscersi in un paese che vede governato da assassini ed abitato da codardi, traditori e delatori.

Tornerà in Cile solo dopo quindici anni, ma neanche allora questo disagio la lascerà. Solo in anni recenti Carmen accoglie il sorriso di chi, invece, in tutti quegli anni non ha lasciato il cile e, anzi, ha continuato la sua vita e la sua lotta sotto il pugno della dittatura.

E questo documentario è per loro, per chi ha continuato, e per noi, che non ne sappiamo quasi niente di tutta questa storia.

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