Io odio i multisala. Ci sono un imbecille, una cartoletta, una tipa bionda, una tipa mora, una che piange sempre e uno con la cuffia. Io odio i multisala. Questi qua sono degli americani che vanno in irlanda a mangiarsi dei funghi in un bosco. Perché sembra che facciano di più. Io odio i multisala. In questo bosco c’è anche una specie di riformatorio dove, qualche anno prima, un monaco pazzo aveva massacrato una settantina di ragazzini. Io odio i multisala. Tra un fungo e una tisana, ci si perde nel bosco, e all’allegra combriccola comincia a girare male. Io odio i multisala. Tra mucche che parlano, canuomini, slotty dei goonies e monaci assassini, uno alla volta i giovinastri si riducono sempre peggio. Sempre di meno e sempre più sporchi. Fino “all’imprevedibile” finale. Io odio i multisala.
Come definire questo film? Ennesimo episodio di intrattenimento per ragazzini. Molto originale la regia che si affida ogni due minuti a qualcuno che sbatte “improvvisamente” contro un vetro, o ad oggetti, di solito pesanti e/o taglienti, che minacciosi ti attendono dietro ad ogni porta. Espedienti davvero nuovi per tenere viva la tensione. Efficaci, soprattutto. Ah, ci sono anche molte brutte facce. Oh, che paura. Io odio i multisala. E che intrigo la trama! Ma chi sarà mai l’efferato assassino che fa strage di mocciosi nel boschetto irlandese? Da non staccarsi più dalla sedia. Io odio i multisala.