A un paio d’anni dall’inizio della Grande Guerra, in un villaggio tedesco avvengono misteriosi fatti di sangue che snidano le tensioni striscianti di una società avvinghiata ad una morale rigorosa solo in facciata. Gli adulti del villaggio opprimono con il loro ottuso moralismo una gioventù spaesata che avverte le pulsioni represse di una generazione ossessionata dal mantenimento dello status quo.
Haneke realizza con classe e gusto sopraffino una confezione affascinante per un film forse troppo lungo e cupo, col quale rinuncia a disturbare lo spettatore accontentandosi, per una volta, di togliergli l’aria.