28/08/2007
Ti fa venire voglia di morire subito.
Sarebbero bastati gli esempi della sanità privata statunitense per rendere l’idea. Non c’era bisogno di esagerare in quel modo dipingendo un’Europa e un Canada idilliaci. La parte “francese” è letteralmente stucchevole. Se hai un po’ di onestà intellettuale, fai proprio fatica a guardarla, troppo finta. Peccato, perché così perdi di credibilità e rimetti in dubbio quanto raccontato fino a quel momento. Capisco che essendo destinato a degli americani, non si possa essere troppo sottili, però le cadute di stile sono imperdonabili. Come la faccenda dell’assegno alla fine del film. Se l’hai inviato in forma anonima, perché devi dirlo in un film che sei stato te? Solo per farti bello.
In conclusione, non mi è piaciuto. Perché la parte di inchiesta si risolve in qualche esempio molto drammatico, e in qualche accenno storico-filologico. E in questo Farheneit 9/11 (che già non mi aveva entusiasmato) era più completo. Sicuramente meno ironico di Bowling a Coloumbine (che invece rimane un capolavoro). In più (o in meno…) non riesco a non sentirmi un po’preso per il culo, nonstante condivida le opinioni sulla sanità pubblica e le critiche su quella privata.
Insomma, alla fine lo stronco.